sabato 27 ottobre 2018

Visita alla mostra sulla Grande Guerra a Varallo

Giovedì 25 ottobre siamo stati a Varallo a visitare la mostra "Cent'anni dopo. La Valsesia e i Valsesiani durante la Grande Guerra". Ci sembrava di muoverci in un ambiente che conoscevamo e abbiamo ricordato molte cose imparate in questi anni.

Abbiamo anche rivisto gli oggetti che facevano parte di quel periodo e che ci aveva portato in classe il signor Paolo Montini: le granate, quelle da difesa e quelle da lanciare, gli elmetti e abbiamo visto armi che sembrano quelle di oggi da caccia, infatti ci hanno spiegato che alcune sono usate ancora oggi come fucili di precisione. Tante cose non sembravano affatto avere 100 anni...chi le ha tenute ne ha avuto cura. Un paio di scarponi però, aggiunti a un manichino con i vestiti originali, non sembrano proprio quelli usati a quel tempo: hanno la suola in vibram e sono di un bel cuoio lucido e nuovo. Non rendono l'idea del freddo ai piedi che devono aver sofferto tutti quei poveri giovani che chiedevano sempre a casa, alle sorelle, alle moglie, alle mamme e alle fidanzate di mandar loro caldi calzettoni di lana!

Abbiamo visitato la mostra liberamente a piccoli gruppi e quando a qualcuno veniva in mente qualcosa da dire, lo condivideva con gli altri.
Alberto per esempio ci ha ricordato la storia di una mamma che ha fatto costruire la chiesetta al Vallone di Campertogno perché i suoi nove figli, partiti per la guerra, sono tornati tutti sani e salvi.
Così come il nonno di Carlotta, che ci ha accompagnato, ci ha fatto notare i chiodi sotto gli scarponi, che anche lui usava da soldato.
Abbiamo trovato delle cartoline indirizzate alla "Signora Rosetta" di Scopello, che era la persona che ha fondato l'albergo omonimo che esiste ancora oggi e un interessante cartellone statistico dell'epoca, che mostrava le percentuali di perdite nel nostro territorio paese per paese: Scopello, con 20 caduti, è il paese con la percentuale più alta, quasi il 3%.

Ci siamo stupiti nel vedere, sempre su questi interessanti cartelli murali, che le cittadine del nostro fondovalle sono aumentate come popolazione oggi rispetto a  cento anni fa, mentre tutti i paesi dell'alta valle sono dimezzati se non di più...spopolati.
I disegni e le stampe della prima sala ci hanno davvero impressionato per la loro bellezza e per la resa su chi le guarda: scene di guerra disegnate come fossero vere. E anche l'infermeria dell'ospedale con le grucce fatte di legno, i letti corti, molto più corti di quelli di oggi, la segatura per terra.
Alcune volte abbiamo fatto fatica a cercare i riferimenti di quello che vedevamo: per esempio all'inizio, secondo noi potevano esserci le didascalie delle foto, per sapere in che posto preciso erano state scattate, visto che sono luoghi valsesiani. Anche noi avevamo trovato presso l'ufficio turismo foto delle esercitazioni militari pre-guerra in Valsesia, scattate a Scopello.
C'è una stanza dedicata a tre personaggi che hanno vissuto la Grande Guerra e hanno saputo raccontarcela in modo diverso: un fotografo con le sue foto, uno scrittore con le sue poesie e un semplice artigiano col suo diario, arrivato fino a noi: un piccolissimo blocco notes di pochi centimetri di grandezza con le pagine fini fini, scritte fitte fitte. Gli organizzatori hanno ingrandito per la mostra alcune pagine e le hanno riprodotte sul muro ma deve essere molto interessante poter leggerle tutte. 
Infine è stato impossibile vedere il filmato nell'ultima sala poiché il proiettore aveva qualcosa che non funzionava. Peccato! Magari ci torneremo con le nostre famiglie e potremo vederlo.

A caldo, ecco qui le nostre impressioni personali:
"Mi sono piaciute molto le ricostruzioni dell'infermeria e delle trincee perché molto realistiche e ho avuto la sensazione di essere tornata indietro nel tempo...è stato molto interessante anche il grafico su cui era rappresentato il numero degli abitanti dei nostri paesi e la percentuale dei morti in guerra...mi ha colpito il numero degli abitanti di Rassa rispetto a quelli di oggi! "
                                                                                    Zoe, 1^ classe Secondaria di Balmuccia.

A me sono piaciute le cartoline, le foto e quel diario piccolo piccolo.
                                                                                    Nicoletta, 1^ classe Secondaria di Balmuccia

A me è piaciuta molto la ricostruzione della trincea, le vesti e le lettere e ho trovato tutto molto interessante.
                                                                                    Marcello, classe 3^ Secondaria di Balmuccia

Ho trovato tutto molto interessante. Ho visto tante cose dal vivo che di solito si vedono sui libri o in foto. Quello che mi ha colpito di più sono gli elmetti e i fucili.
                                                                                    Alberto, classe 3^ Secondaria di Balmuccia

A me sono piaciute le divise, le loro medaglie e le loro cartoline.
                                                                                    Davide, classe 1^ Secondaria di Balmuccia








Nessun commento:

Posta un commento