giovedì 18 maggio 2017

Visita all'Istituto storico di Varallo.

Giovedì 5 aprile 2017 siamo andati all'Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea di Varallo , a intervistare il direttore dell'istituto, Enrico Pagano. In realtà non abbiamo fatto una vera e propria intervista perché è stato lui a parlarci di molte cose.

L'istituto è stato fondato nel  1974 e prima aveva sede a Borgosesia; si è spostato a Varallo solo negli ultimi anni. Si occupa della raccolta di documenti, informazioni, materiali dal 1861 ad oggi, hanno infatti scelto la data dell'Unità d'Italia come inizio delle loro ricerche. Per noi e per tutti gli appassionati di storia è molto importante sapere che ci sono questi istituti di ricerca. Il professor Pagano ci ha spiegato che è difficile trovare informazioni sulla Prima Guerra Mondiale, perché sono ormai passati 100 anni e non ci sono più testimoni diretti della guerra, ma capita che gli eredi donino delle fonti preziose come foto, lettere, diari, oggetti appartenuti ai loro antenati. Infatti l'istituto sta per pubblicare il diario di un soldato della Valsessera, probabilmente caduto in guerra di cui il Direttore ci ha mostrato l'originale. E' composto di tante pagine e si conclude bruscamente con una lettera a casa.

L'Istituto  pubblica una rivista semestrale intitolata "L'impegno". Nell'ultimo numero, uscito a dicembre 2016, c'è un articolo scritto da  Mauro Borri Brunetto: "Il prezzo della vittoria. I caduti della Grande Guerra nell'Albo d'oro della provincia di Novara".
Vi si legge che i caduti della provincia di Novara, a cui apparteneva la Valsesia nel circondario di Varallo, iscritti nell'albo dei Caduti che redisse l'Italia negli anni successivi alla fine della guerra, furono 11.859. Però abbiamo capito che è veramente difficile scrivere un numero certo quando si tratta di questa Guerra. Di questo numero non fanno parte tutti coloro che morirono per fucilazione, né quelli morti in carcere per reati commessi durante il servizio militare, né i disertori. Se sono stati fatti tutti i monumenti al milite ignoto che ci sono in Italia, c'è da pensare che chissà quanti sono coloro che sono partiti e non sono più tornati, visto che tanti caduti non sono mai stati identificati.
Il numero dei morti del circondario di Varallo fu 560, quasi tutti appartenenti al quarto reggimento alpini. Il maggior numero di caduti della nostra provincia si ebbe proprio esattamente 100 anni fa nel maggio 1917, durante la X battaglia del Isonzo; vi persero la vita più di 550 soldati.
Il professor Pagano ci ha mostrato anche dei cimeli che sono stati donati all'istituto per la loro conservazione.

 Martedì scorso abbiamo presentato il blog ai ragazzi della classe terza della scuola di Balmuccia durante la giornata della continuità, visto che loro hanno proprio studiato la Prima Guerra Mondiale in storia. sono anche andati in gita nei luoghi della Grande Guerra in Trentino, visitando le trincee e ce lo hanno raccontato. All'incontro hanno anche assistito le professoresseMalgaroli e Tommarello, della scuola di Balmuccia.

Con questo post si conclude il nostro lavoro per quest'anno.

Riflessioni personali rispetto al progetto

Arianna: "Per me questo blog mi ha aiutato ad imparare cose nuove e a capire cosa significa "GUERRA".La cosa che mi dispiace è che sono finiti gli incontri".
Adele: "Per me il blog di quest'anno è stato  interessante. La cosa che mi dispiace è che è finito.
Yuri: "La cosa più positiva è ritrovarsi tutti insieme fuori da scuola. La cosa che mi dispiace è che sia finito."
Simone: "Questo lavoro mi è piaciuto molto soprattutto perché ho imparato cose nuove. La cosa che non mi è piaciuta è che ci sono stati pochi incontri."
Alberto: "E' stato bello questo anno perché eravamo due classi e perché si imparano sempre cose nuove; però non abbiamo fatto molto come l'anno scorso perché non abbiamo fatto molti incontri".
Pietro: "Questo lavoro mi è piaciuto molto perché ho imparato cose nuove sulla guerra, peccato che non ci siano stati molti incontri; l'anno prossimo verrò di nuovo per imparare cose nuove."
Carlotta: "Io sono venuta perché mi piace studiare la Prima Guerra Mondiale."
Lisa: "Mi è piaciuto perché adesso capisco meglio i racconti di mia mamma su mia nonna. Non mi è piaciuto il giorno della continuità perché quelli di terza media non ascoltavano tanto."
Mohamed: "A me è piaciuto molto perché mi piace studiare la Prima Guerra Mondiale. E' bello anche vedere che ci possono vedere persone da tutto il mondo, tipo il Canada."

Nessun commento:

Posta un commento