mercoledì 13 aprile 2016

Un pomeriggio musicale per imparare la storia

I nostri ospiti nell'aula LIM
Nel pomeriggio di mercoledì 6 aprile dalle 14.00 alle 15.20 sono venute due persone a scuola; i loro nomi sono: Alessandro Orsi, appassionato di storia e ex dirigente dell'Istituto alberghiero di Varallo e Daniele Conserva, cantante e attore valsesiano molto conosciuto. Noi bambini ci siamo riuniti tutti nell'aula multimediale per ascoltarli.
Hanno suonato e cantato canzoni della Prima Guerra Mondiale e ci hanno spiegato come era in quel tempo.
Il signor Conserva suonava la chitarra e cantava canzoni che prima venivano spiegate dal professor Orsi, che non presentava solo le canzoni, ma ci parlava anche un po' di guerra.
Daniele Conserva e la sua chitarra
Tante canzoni erano tristi e c'erano quelle un pò più felici; erano: "Generale", "La bella Gigogin", "Il Piave", "Sento il fischio del vapore", "Sul Cappello", "Monte Nero", "Addio padre, addio madre addio", "Le ragazze di Trieste", "La tradotta".
La tradotta che portava al fronte



Il Piave, Monte Nero e Le ragazze di Trieste le abbiamo cantate anche noi.
Ancora Daniele disegnato da un altro bambino
Alessandro Orsi ci ha spiegato tutti i confini dell'Italia prima e dopo la guerra e ci ha detto che gli abitanti del Trentino, del Friuli Venezia Giulia e del Veneto sono scappati all'inizio della guerra e quando sono ritornati hanno trovato tutto distrutto.
Alessandro Orsi e la maestra Anna
mostrano ai bambini la cartina
Qualche volta ci mostrava la cartina geografica per vedere quanto l'Italia rimontava o quando indietreggiava, o il tragitto che facevano i soldati per arrivare a destinazione al fronte. Abbiamo ricordato insieme i nomi di molte montagne dove sono avvenuti i combattimenti più tragici: il Monte Pasubio, il Monte Grappa, l'Ortigara, il Monte Nero e il Carso sul confine tra la Slovenia e il Friuli.
Ci ha spiegato che l'Italia prima era suddivisa in più Stati, anche se lo sapevamo già. Ci ha detto che il Trentino era italiano ma era nelle mani austriache e quindi l'Italia decise di entrare in guerra.
Durante la guerra si parlò soprattutto italiano perché un signore che veniva dal Piemonte non poteva capire il dialetto napoletano, ognuno parlava il suo dialetto, quindi l'italiano per capirsi fu usato molto e la sua diffusione fece un grandissimo passo avanti.
Ci hanno spiegato il significato di tutte le canzoni. "La Bella Gigogin"  era la canzone ufficiale dei Bersaglieri che mentre corrono, ancora oggi,  la cantano. La canzone racconta che la Gigogin non voleva mangiare la polenta perché era gialla come la bandiera dell'Impero austro-ungarico.
"Le ragazze di Trieste" è dedicata proprio alla liberazione di questa città.
"Sento il fischio del vapore" parla di partenze dei soldati e di un ragazzo che si imbarca per andare a combattere in Albania.
Le canzoni che ci hanno presentato erano molto belle ed erano cantate bene, ma soprattutto erano suonate in modo perfetto.
Noi crediamo che se ne siano andati contenti per la giornata e soddisfatti.
Daniele Conserva  e Alessandro Orsi visti da altri due bambini
 Per qualcuno la canzone più bella è stata "Sul cappello" ma altri preferivano altre canzoni: "Addio padre e madre...", "Sento il fischio del vapore", "La bella Gigogin".
Mohamed, dopo questo pomeriggio insieme, si è reso conto di quanto è bella la musica e si è messo a suonare una chitarra che aveva a casa da pochi giorni.
Alla fine dell'incontro i due signori ci hanno ringraziato per l'attenzione.
Questo incontro è stato bellissimo e molto interessante. Ci hanno regalato anche un disco del loro spettacolo con tantissime canzoni che potremo ascoltare ancora e per questo li ringraziamo.















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