mercoledì 10 febbraio 2016

Il Monumento dei Caduti

Il Monumento dei Caduti è stato messo in tutti i paesi d'Italia dopo la fine della Prima Guerra Mondiale per onorare i soldati morti o dispersi durante il conflitto.

Esso ha varie forme, può essere una statua, una lapide, una cappella, una pietra scolpita o un insieme di croci e alberi. Sul monumento sono riportati tutti i nomi dei Caduti in guerra di quel paese nella Prima e nella Seconda Guerra Mondiale. Le lapidi in genere sono di marmo, i monumenti in pietra o bronzo, le croci o i decori in ferro.

Furono collocati nei paesi negli anni successivi alla fine della guerra. Quello di Scopello è in bronzo e fu realizzato da un certo Bortolini nel 1921 e posto su un basamento in granito. La data del 31 luglio 1921 si legge in fondo a destra in una vecchia foto che abbiamo recuperato all'Ufficio Turismo, di proprietà del Comune. Sicuramente è la data  in cui il Monumento è stato inaugurato poiché - luglio 1921 - è riportato anche sulla lapide alla base della colonna.
Sul monumento sono ricordati i caduti di Scopello e di Pila. Sulla sinistra della lapide è stata posta una piccola targhetta con l'unico caduto della Seconda Guerra Mondiale del paese.
Fra i caduti si legge il nome di un disperso. Nell'archivio comunale abbiamo trovato altre foto con il Monumento che ci hanno dato altre informazioni.

Manifestazione del 21 luglio 1921, inaugurazione del Monumento ai Caduti, benedizione del Prevosto di Scopello
Inaugurazione del Monumento dei Caduti: le persone si avvicinano per un momento di raccoglimento


La didascalia che abbiamo trovato dietro la foto, riportava la dicitura "Scopello Anni 20. Commemorazione dei defunti", ma a noi sembra poco probabile. Infatti si vedono gli alberi carichi di foglie, persone con un semplice vestitino di cotone e l'ombrellino da sole, uomini in maniche di camicia sulla sinistra.
Ci sono tre uomini vestiti di grigio davanti al Monumento che secondo noi sono le autorità del paese e le donne davanti al Monumento forse sono le vedove, così come ci sono dei bambini che forse sono gli orfani.
 Intorno al Monumento ci sono le corone di fiori e c'è molta gente, ci sono molte bandiere dell'Italia e molta gente è vestita di nero. Dietro il Monumento c'è un plotone di soldati in divisa. Per andare al Monumento c'è una stradina in sassolini che oggi non c'è più, così come oggi non ci sono più tutti quegli alberi e intorno al Monumento c'è una catena. Sotto il Monumento oggi inoltre è stato costruito un muretto in sasso di sostegno all'aiuola. Abbiamo anche visto che i pali della luce erano di legno.
Abbiamo contato i Caduti di tutti i Monumenti che abbiamo studiato: a Lozzolo ci furono 16 Caduti, a Carpignano Sesia 32, a Scopa 14 a Scopello 19, a Pila 7 e a Piode 12, in totale 100 caduti in 6 paesi!

La maestra poi ci ha mostrato un'altra foto e ci ha portato i registri di scuola delle due maestre che lavoravano a Scopello nell'anno scolastico 1928-1929. Abbiamo tradotto la pagina che si riferisce al 4 novembre.
Comune di Scopello, classe 3° e 4° Anno 1928-1929 
Cronache ed osservazioni dell'insegnante sulla vita della scuola.
...4 novembre L'anniversario della Vittoria è stato ricordato in forma solenne quest'anno. Un lungo corteo, seguito dalla musica del Paese, si è recato in chiesa per assistere alla funzione poi si è recato al Monumento a rendere omaggio alla memoria del Caduti. I Balilla e le alunne (presto Piccole Italiane), dopo un breve discorso del Segretario Politico, hanno cantato una commovente preghiera. Sono cerimonie, queste, che lasciano nell'animo di tutti il desiderio di diventare più buoni.

Classe 1^ e 2^ miste
...4 novembre Per la commemorazione della Vittoria che bel corteo s'è fatto! Banda musicale, autorità, Pompieri, Balilla, Avanguardisti, Premilitari, Scuole, Popolo, tutti tutti parteciparono con entusiasmo alla grande dimostrazione. Si assistette con divozione alla S.Messa pei poveri soldati morti in guerra. Si andò quindi al Monumento dei Caduti dove, dopo le Esequie e fatto l'appello ai poveri Morti, ci fu letto il Bollettino della Guerra e quello della Vittoria. Le scolaresche cantarono una breve canzoncina e la Banda suonò il "Piave".


 Abbiamo scoperto che, dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, in Italia ci fu un periodo chiamato Ventennio Fascista dal 1922 al 1943. Durante questo periodo i bambini venivano addestrati proprio come dei soldati. I bambini dagli 8 ai 14 anni erano chiamati Balilla e le bambine Piccole Italiane, portavano una divisa come veri e propri soldati. Inoltre il 4 novembre era una festa di gioia perché si celebrava la vittoria della guerra e non un giorno triste come è oggi, di Commemorazione dei Caduti.
Scopello, epoca fascista, anni Trenta, Piccole Italiane davanti al Monumento ai Caduti. Il prevosto è Don Canavese.







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